C O N D E S A T O R I
I condensatori rivestono importanza fondamentale nell'elettronica ad alta frequenza e per le comunicazioni, ma anche per gli argomenti da noi trattati si dimostrano di grande utilità, come abbiamo potuto constatare, per il livellamento della corrente pulsante e per creare ritardi nell'esecuzione delle funzioni e gestire con maggior gradualità i cambiamenti di stato, per rendere più fluida la trasmissione della corrente, evitando sbalzi corrente o pericolose oscillazioni. Condensatori ad alta capacità verranno anche impiegati nel comando delle bobine con una scarica della corrente accumulata che si ottiene con un semplice circuito che verrà descritto in seguito.
Cond.non polarizzato     Cond. polarizzato
                     
Come viene indicato dal simbolo il condensatore è composto da due superfici poste molto vicine fra loro ma isolate. Hanno la funzione di non trasmettere la corrente continua, ma sono in grado di reagire e condurre una corrente oscillante ed, ovviamente, anche la corrente alternata.

Nella scheda simboli abbiamo già indicato la differenza fra condensatori ceramici, poliestere ed elettrolitici, precisando che quest'ultimi sono di maggior capacità e polarizzati, quindi molta attenzione nell'inserimento in un circuito.
Vediamo qui di fianco vari tipi di condensatori nella loto dimensione reale:
1 - Condensatore elettrolitico di grande capacità 2.200 µF 40V;
2 - Condensatore elettrolitico di media capacità 1.000 µF 50V;
3 - Condensatore elettrolitico di bassa capacità 100 µF 35V;
4 sinistra - Condens. ceramico 100.000 picoFarad (0,1 µF);
4 destra - Condens. poliestere 33.000 picoFarad (0,33 µF) 10% tolleranza;
di fianco con il numero 4 su fondo azzurro questi due ultimi componenti ingranditi per vedere meglio i numeri.
Per conoscere la capacità dei condensatori elettrolitici nessun problema,. Si trova stampiglato sull'involucro assieme alla tensione massima di lavoro.
Ora vediamo, se possibile, di riconoscere la loro capacità del gruppo 4 considerando il metodo di classificazione del primo (a sinistra). Il valore è espresso in picofarad, ma non sono 104 pF, bensì il quattro finale significa che a 10 bisogna aggiungere quattro 0 (zeri). Il valore risultante è quindi 100.000 pF. Se troviamo stampato 472, significa che dobbiamo aggiungere a 47 due 0 (zeri), quindi il valore è 4.700 pF.
Nel condensatore di destra si usa un altro metodo. Si indica il valore in microfarad (µF). Quindi 0,33µF equivalenti a 330.000 pF.
Per i rapporti fra le unità di misura ci riferiamo alla scheda apposita.

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